NELLA RASSEGNA DELLA REGIONE PUGLIA "BUILDING APULIA" 2010

A BARI PRESENTATO IL LIBRO VIAGGI NOVECENTESCHI IN TERRA DI PUGLIA        

         

            Lo scorso 12 novembre, a Bari, nella sede della Teca del Mediterraneo, Biblioteca multimediale e centro di documentazione del Consiglio Regionale della Puglia, in via Giulio Petroni, si è tenuto un interessantissimo incontro dedicato alla letteratura di viaggio. La giornata di studio era inclusa nell’ambito della settima edizione di Building Apulia, una rassegna culturale legata alla ricerca dell’identità della Puglia, un tema quanto mai attuale e stimolante, viste le fervide discussioni sui rapporti tra centro e periferia, tra centralismo e federalismo, tra globalizzazione e valorizzazione del locale, tra Nord e Sud dell’Italia. In sala, al tavolo dei relatori, c’era anche Francesco Giuliani, invitato a presentare il suo fortunato volume Viaggi novecenteschi in terra di Puglia, edito dalle Edizioni del Rosone.

           Ha aperto l’incontro il responsabile del progetto Building Apulia, Alfonso Marrese, che ha ricordato l’importanza della rassegna del 2010, giunta ormai alla fine, snocciolando alcuni dati eloquenti. In 12 appuntamenti, sono stati presentati 33 libri di 36 diversi autori, coinvolgendo 24 editori e 16 testimonial.               

            Marrese, dopo aver ringraziato il prof. Francesco Giuliani e il prof. Daniele Pegorari per aver accettato l’invito, ha dato la parola alla testimonial, la prof.ssa Giovanna Scianatico, docente ordinaria di Letteratura italiana presso l’Università di Lecce e Direttrice del Centro Interuniversitario internazionale di studi sul viaggio adriatico, un’istituzione culturale che cura da tempo un sito telematico ricco di materiale e di informazioni sul tema.

           La studiosa ha passato in rassegna alcuni momenti importanti sul viaggio in Puglia, risalendo fino a Diomede, l’eroe omerico che, secondo il mito, che sarebbe stato seppellito alle Tremiti e avrebbe fondato numerose città della Daunia. E’ una leggenda che ha ispirato non pochi scrittori, nel corso del tempo, per non parlare degli storici.

           Scianatico, passando attraverso gli studiosi del Settecento, che speravano di migliorare le condizioni di vita delle plebi del Sud, è giunta fino ai giorni nostri, ricordando gli autori studiati da Francesco Giuliani nel suo Viaggi novecenteschi in terra di Puglia. Le pagine di Cesare Brandi, in particolare quelle di Pellegrino di Puglia, apparso per la prima volta nel 1960, sono straordinarie e attualissime, visto che invitano a tutelare il patrimonio esistente sul territorio, evitando scempi e distruzioni; altrettanto significativi, anche se meno noti, sono i testi del barone di Altamura Nicola Serena di Lapigio, autore di “Panorami garganici”, e dell'esule polacca Kazimiera Alberti, che si è rifugiata proprio a Bari, sfuggendo alle insidie del secondo conflitto mondiale. A quest’ultima si deve il volume “Segreti di Puglia”, del 1951.

          Giuliani, da parte sua, ha evidenziato l’importanza anche letteraria della Puglia, terra di incontri e relazioni, cara a molti personaggi, notando come questo volume, che fa parte di una collana intitolata “Testimonianze”, diretta da Benito Mundi e edita sin dall’inizio dalle Edizioni del Rosone di Foggia, nella sua specificità prettamente letteraria, si inserisca con naturalezza in un programma di rinascita e di rinnovata consapevolezza del Meridione d’Italia. La collana, tra l’altro, si è di recente arricchita di un tredicesimo titolo, “Nostalgie di mari lontani”, ancora un altro libro di viaggi, pubblicato nel 1937 dal garganico Michele Vocino, curato sempre da Francesco Giuliani.

          Daniele Pegorari, ricercatore dell’Università di Bari, si è invece soffermato sul libro di Vito Cosimo Basile, Uebi Scebeli. Diario di tenda e cammino della spedizione del duca degli Abruzzi in Etiopia (1928-1929), edito da Stilo, evidenziandone i pregi informativi e letterari.

          In sala, tra l’altro, erano presenti i figli di Basile, un medico dal vivo amore per la scrittura, tra cui la prof.ssa Mariella Basile Bonsante, ordinaria di Storia dell’Arte all’Università di Bari, che ha puntualizzato alcuni aspetti dell’operosità del padre, che fu non a caso inviso al regime fascista.

         

           Hanno preso parte all’incontro docenti e studenti di alcuni licei della provincia di Bari, che hanno mostrato molta attenzione ai vari interventi e che alla fine hanno rivolto delle domande agli studiosi presenti al tavolo. Ne è nato un interessante dibattito che si è allargato anche all’attualità e ai rapporti tra Nord e Sud, nell’anno delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, che sta alimentando un vivo dibattito anche tra gli addetti ai lavori.

 

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