LA SERATA DI RODI GARGANICO

 

Lo scorso 21 luglio 2009, martedì, a Rodi Garganico, nella suggestiva cornice del Santuario dedicato a Maria SS. della Libera, è stata inaugurata la Manifestazione 2009 “Il Gargano tra natura e cultura”, una rassegna organizzata dal Comune di Rodi, Assessorato alle politiche educative, dalle Edizioni del Rosone “Franco Marasca e dal centro rodiano di cultura “Uriatinon”.

La manifestazione d’apertura è stata dedicata alla presentazione del volume “Viaggi novecenteschi in terra di Puglia”, a firma di Francesco Giuliani.

Hanno partecipato alla serata, oltre all’autore e al dr. Benito Mundi, direttore della collana “Testimonianze”, l’editrice Falina Marasca, il prof. Pietro Saggese e il sindaco di Rodi Carmine D’Anelli.

L’editrice Marasca ha ricordato che gli appuntamenti letterari rodiani sono ormai da molti anni una piacevole abitudine, coniugando cultura e promozione turistica del Gargano. La relatrice ha poi evidenziato i pregi del volume di Francesco Giuliani, che si pone in modo fecondo nella scia di altri precedenti lavori di successo.

Ha poi preso la parola il prof. Saggese, che ha passato in rassegna i tre ampi saggi del libro di Giuliani, soffermandosi in particolare sul primo, dedicato ai “Panorami garganici” dell’altamurano Nicola Serena di Lapigio, del 1934. Lo scrittore di Altamura parla di Rodi come del “paese della luce”, scrivendo pagine di grande pregio sull’argomento.

Mundi, da parte sua, ha ripercorso la storia della collana “Testimonianze”, giunta, con il volume in questione, al suo dodicesimo titolo. Il sindaco D’Anelli ha posto l’accento sui progressi fatti registrare dalla città di Rodi, che trovano il loro simbolo nel completamento del porto, aggiungendo che la serie annuale di incontri, che va sotto il titolo di “Il Gargano tra natura e cultura”, si è ritagliato un suo preciso spazio nella promozione del territorio, grazie alla qualità e alla varietà delle proposte culturali.

Giuliani, infine, ha ringraziato tutti i presenti, chiarendo i criteri che hanno guidato le sue scelte letterarie. Rodi e il Gargano, nel tempo, - ha ricordato l’autore - hanno attratto le attenzioni di molti viaggiatori e scrittori. Di qui la necessità di studiare e far conoscere queste pagine, senz’altro di grande importanza per tutti.

 

 

 

 

 

LE MANIFESTAZIONI CHE HANNO ANIMATO L'ESTATE GARGANICA

SAGGI, POESIE, VISITE GUIDATE MA ANCHE TURISMO CON IL NUOVO PORTO DI RODI

 

           Le Edizioni del Rosone con l’Amministrazione comunale di Rodi e il Centro Rodiano di Cultura «Uriatinon» hanno allestito anche per l’anno 2009 la tradizionale manifestazione «Il Gargano tra natura e cultura». L’obiettivo, sempre lo stesso: soddisfare l’esigenza di un turismo attento ai beni ambientali, culturali e storici, meditare e comprendere il Gargano e la sua gente. Il programma si è articolato in diversi appuntamenti di cui diamo, di seguito, un rapido resoconto.

Il 21 luglio Pietro Saggese, con Benito Mundi hanno presentato, presso il Santuario della Madonna della Libera, il volume «Viaggi novecenteschi in terra di Puglia» di Francesco Giuliani, presente anche l’autore.

          «Il volume di Giuliani – ha detto tra l’altro Pietro Saggese nella presentazione - raccoglie le impressioni di tre viaggiatori che nel corso del Novecento hanno attraversato la nostra regione e soprattutto il nostro Gargano. Il primo degli autori riportati è Serena di Lapigio, altamurano, che così si esprime appena giunto nella nostra cittadina: «Ora il sole ritorna a splendere, ed è il mare che azzurreggia in fondo. Ancora qualche svolto: una mandra di cavalli è a congresso intorno al largo tronco di un ulivo: qualche passante si ferma a guardarci. Eccoci a Rodi». La prima tappa – commenta Giuliani – termina in bellezza, lasciando presagire il fascino della cittadina garganica, che diventa protagonista di un capitolo, Rodi: il paese della luce, dal titolo poetico e appropriato. Il brano, che rinvia a La Tribuna del 1913, rivela il caldo apprezzamento di Serena di Lapigio per la cittadina garganica, che in effetti possedeva molte caratteristiche atte a strappare parole d’ammirazione ai visitatori. Sospesa tra un mare incantevole e un territorio ricchissimo di agrumi, Rodi è un lembo di paradiso, un luogo di dolce spaesamento. …

           Lo scrittore si sofferma sulla leggenda della Madonna della Libera, patrona della cittadina, citando un passo dello storico Michelangelo De Grazia. Subito dopo, giunto in una piazzetta, prende spunto dalla mancanza di un orologio per rimarcare l’importanza del sole, in armonia con la sua interpretazione di Rodi, riassunta nel titolo: «Oh, resti in riparazione l’orologio: qui il tempo non dev’essere misurato che dal prodigioso alternarsi dei colori del mare e dei giardini: ci pensa il sole, svariando con adorabile arte le luci di questo divino scenario, a dirci l’ora che passa, senza che un rammarico ci vinca del suo passare».

          Questo lusinghiero giudizio, su cui cercheremo di sapere di più da Francesco Giuliani, fa il paio con l’altro giudizio che avevamo trovato in Antonio Beltramelli, nel capitolo dedicato a «La città dei giardini», da cui riporto solo questa citazione: «per l’altezza delle sue case a numerosi piani, per la pulizia e l’ampiezza delle strade può dirsi la città più civile del Gargano; certo è quella che più dimostra di esserlo».

           FALINA MARTINO

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