LA POVERA VITA DI PETRUCCI A RODI GARGANICO

 

 

Lo scorso 24 agosto 2007, alle ore 20,00, a Rodi Garganico, nell’ambito della rassegna culturale “Il Gargano tra Natura e Cultura”, è stato presentato il volume di Alfredo Petrucci “La povera vita”, a cura di Francesco Giuliani.

La serata è stata organizzata dal Comune di Rodi Garganico, dal Centro Rodiano di Cultura “Uriatinon” e dalle Edizioni del Rosone di Foggia.

La manifestazione, svoltasi nella suggestiva cornice del Centro visite del Parco Nazionale del Gargano, ha visto al tavolo dei relatori il prof. Pietro Saggese, del Centro Rodiano di Cultura “Uriatinon”, l’editrice prof.ssa Falina Marasca, il dr. Benito Mundi, direttore della collana “Testimonianze”, nella quale è stato incluso il volume in questione, e il prof. Francesco Giuliani.

La prof.ssa Marasca ha introdotto i lavori, esprimendo il proprio compiacimento per un volume che dà lustro alla propria casa editrice e, nello stesso tempo, alle tradizioni culturali del Gargano, terra antica e ricca di valori. “La povera vita” è una raccolta di novelle che per la prima volta si sofferma sullo Sperone, traendo spunto per personaggi di particolare rilievo, più spesso tragici e dolenti, ma talvolta anche comici. Petrucci è uno scrittore di grandi qualità, che merita una maggiore considerazione. Queste novelle, ha concluso l’editrice, potrebbero benissimo diventare oggetto di lettura da parte degli studenti, in modo da consegnare ai giovani un esempio di bella e profonda scrittura.

          Relatore della serata è stato il prof. Pietro Saggese, che ha esaminato con grande attenzione il volume in questione, ponendo l’accento sullo stretto legame che Petrucci ha sempre mantenuto con la sua terra d’origine, benché lasciata ben presto, per seguire le varie sedi lavorative legate alla sua professione. Dal 1922 egli si trasferisce a Roma, dove si spegnerà nel 1969. La raccolta di novelle appare nel 1914 presso la casa editrice senese Giuntini-Bentivoglio.

 

 

 

Il Gargano, ha sottolineato Saggese, è visto senza toni folcloristici e mai in se stesso. Il mondo descritto diventa sempre un simbolo dell’intera umanità. Petrucci descrive la vita in sé, che è per antonomasia quella garganica. Di qui il senso dell’operazione dello scrittore di Sannicandro Garganico, che ha raggiunto risultati straordinari.

Saggese ha parlato anche diffusamente dei singoli scritti, sviscerandone i temi e i pregi, con riferimenti anche ad altri scrittori garganici.

Il dr. Mundi, da parte sua, ha ricordato che quello in questione è l’ottavo volume della collana “Testimonianze”, una raccolta formata da opere di alto valore che ha già in cantiere altri due titoli.

 

                                                                                                      

Da sinistra: prof. Saggese, prof. Giuliani, dr. Mundi, prof.ssa Marasca

                                       

 

Il prof. Giuliani, infine, ha ringraziato il prof. Saggese per l’acuta relazione, l’editrice e il direttore della collana, oltre che il pubblico presente. Egli ha sottolineato la necessità di valorizzare le testimonianze letterarie del territorio, troppo spesso poco note o ingiustamente trascurate. Petrucci, tra l'altro, era figlio di una rodiana, e questo ha reso ancor più necessaria tale manifestazione.

Alla serata, scandita dal melodioso ritmo del vicino mare, ha preso parte uno scelto e numeroso pubblico, tra cui il sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli, che a termine dei lavori ha espresso il suo compiacimento per la serata.

 

         

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