adNKRONOS NEWS, 11 marzo 2012

Dai francobolli ai racconti, in libreria arriva il ritratto dell'“Italia al lavoro”

 

            Roma - (Adnkronos) - Lo scrittore Francesco Giuliani in 'La fucina, la vendemmia e il legname' racconta il Paese attraverso diciannove brevi prose ispirate alla celebre serie di francobolli disegnati da Corrado Mezzana emessa nel 1950.

            L'antologia, dal titolo La fucina, la vendemmia e il legname pubblicata dalle Edizioni del Rosone di Foggia, s'annuncia come una vera 'chicca' per gli appassionati. L'insolito binomio letteratura filatelia, sperimentato da Giuliani, è destinato ad arricchire certamente di emozioni antiche e di nostalgia gli album dei collezionisti.

            Con la trama delicata del suo lessico lo scrittore amplifica il fascino delle immagini di Mezzana, che prendono via via vita diventando ciascuna simbolo del grande puzzle dell'Italia delle regioni -19 negli anni '50 quando Abruzzo e Molise erano unite-, con le sue tradizioni, i suoi mestieri, i suoi bellissimi paesaggi, e i primi segni della nuova era che sta per iniziare.

            A parlare del futuro è il Cantiere, immortalato sul francobollo dedicato alla Lombardia. ''S'innalza il grattacielo, sfida i venti e s'impone come il nord della bussola -scrive Giuliani- Tutti gli occhi guardano verso di lui, partecipano in qualche modo all'impresa della città più città... Qualcuno ha fissato le regole e gli altri devono seguire il ritmo, accelerare, prevedere le mosse, schivare le insidie...Tutto è stato già scritto nell'ascesa di quel muratore che forse a casa parla ancora il dialetto della sua terra assolata, ma che si guarda bene dall'usarlo nel cantiere... Il duomo è sempre alle sue spalle, con le sue statue e i suoi ghiribizzi, con i suoi riflessi fulminei, con le sue bizzarrie di secoli lontani e bui. Davanti a sé, l'uomo ha solo tubi e chiodi, una lunga teoria di corridoi, di muri ... C'è anche un ascensore, che si ferma a pochi metri dall'uomo. Sale, sale, ma non porta da nessuna parte...''

            E se la Lombardia è il motore del nuovo e del progresso, il francobollo dedicato alla Puglia ritrae la Vendemmia attraverso la delicata figura di una contadina con un cesto d'uva. Sullo sfondo, a una certa distanza, la sagoma di Castel Del Monte. ''Troppo bella non c'è dubbio - dice della ragazza Giuliani- e ne è persuaso anche l'artista, che le ha permesso di oscurare lo strano maniero di Federico... Si è chinata tante volte, la vendemmiatrice, ma ha sempre ripreso la sua postura eretta, il suo passo sicuro e spedito... I piedi degli uomini, mentre pigiano l'uva, son poca cosa di fronte a quegli occhi scuri, che illuminano la strada''.

            Insomma questo libro offre l'occasione di un bellissimo viaggio a ritroso nel tempo, un viaggio ricco di poesia lungo lo Stivale. Con sorpresa finale: ''I francobolli di Didimo'', il racconto che chiude l'antologia. Naturalmente ispirato dalla passione per la filatelia.

            Giuliani, pugliese del Tavoliere, scrittore e giornalista, è autore di numerose opere frutto di un'intensa e appassionata attività di ricerca dedicata alla sua terra in chiave letteraria. Tra i tantissimi saggi, Viaggi letterari nella pianura, 2002; Occasioni letterarie pugliesi, 2004; Saggi scrittori e paesaggi. Nuove occasioni letterarie pugliesi, 2005; Alfredo Petrucci. Le lettere, il Gargano e lo scrittore, 2008; Viaggi novecenteschi in terra di Puglia, 2009; Nel Nord della Puglia, 2011.

                 V. I.

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"IL TEMPO", ROMA, 14 MARZO 2012, P. 20
L'ITALIA ANTICA CON ABRUZZO E MOLISE UNITI


         
Un'Italia che non c'è più o forse non c'è mai stata, ma che sicuramente continua a vivere come un'icona cristallizzata nell'immaginario collettivo delle generazioni del Novecento. E' l'Italia che lo scrittore Francesco Giuliani ci restituisce attraverso diciannove preziose e brevissime prose, ciascuna di 1500 caratteri o poco più, ispirata alla celebre serie di francobolli disegnati da Corrado Mezzana, "Italia al lavoro", emessa nel 1950.
        
L'antologia, dal titolo «La fucina, la vendemmia e il legname» pubblicata dalle Edizioni del Rosone di Foggia, s'annuncia come una vera «chicca» per gli appassionati. L'insolito binomio letteratura filatelia, sperimentato da Giuliani, è destinato ad arricchire certamente di emozioni antiche e di nostalgia gli album dei collezionisti.        
          Con la trama delicata del suo lessico lo scrittore amplifica il fascino delle immagini di Mezzana, che prendono via via vita diventando ciascuna simbolo del grande puzzle dell'Italia delle regioni - 19 negli anni '50 quando Abruzzo e Molise erano unite -, con le sue tradizioni, i suoi mestieri, i suoi bellissimi paesaggi, e i primi segni della nuova era che sta per iniziare. L'antologia, dal titolo «La fucina, la vendemmia e il legname», è pubblicata dalle Edizioni del Rosone di Foggia, di Francesco Giuliani , 64 pagine, 10 euro.

 

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"IL COLLEZIONISTA", BOLAFFI EDITORE, TORINO, MAGGIO 2012, P. 8

BIBLIOTECA

 

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VACCARI NEWS, 22 MARZO 2012

http://www.vaccarinews.it/index.php?_id=11885

 

LIBRI E CATALOGHI

L'“Italia al lavoro” diventa prosa

La serie ordinaria uscita nel 1950 costituisce la partenza del libro di Francesco Giuliani

http://vaccari.ckls.it/img_news/11885.immagine1.1.JPG

Le diciannove prose si richiamano ai francobolli dell'ordinaria

 

       Chi l'avrebbe detto che la serie ordinaria di Corrado Mezzana emessa il 20 ottobre 1950 e criticata poiché, sostanzialmente, non rispecchiava più la realtà di quando raggiunse gli sportelli, una sessantina d'anni dopo sarebbe diventata la base per un'attività espressiva?

       A firmare quest'ultima è stato Francesco Giuliani, docente liceale e contrattista di Letteratura italiana contemporanea presso l'Università di Foggia. Ha utilizzato i diciannove esemplari dell'“Italia al lavoro” per scrivere altrettante prose legate alle regioni di allora. È “La fucina, la vendemmia e il legname” (64 pagine con illustrazioni a colori, 10,00 euro, Edizioni del rosone). Richiamando nel titolo il taglio minore della serie, cioè il 50 centesimi, il 30 lire dedicato alla sua Puglia, il valore più alto da 200 lire.

      Ogni carta valore -anticipa l'autore- “riproduce un'attività lavorativa caratteristica, ma non esclusiva, di una delle regioni… I conti tornano, a dispetto delle apparenze, se solo pensiamo che l'Abruzzo e il Molise in quell'anno erano ancora uniti”.

       Riviste oggi, quelle vignette “appaiono come l'ultima testimonianza di un'Italia tradizionale, prossima alla repentina scomparsa”. Molte persone di lì a pochi anni sarebbero finite nelle industrie del Nord o all'estero. Intanto, però, i dentelli “tessevano l'elogio di un mondo tradizionale, popolato da placide greggi e da lenti buoi di carducciana memoria, caratteristica, questa, che li rende ricchi di fascino e di suggestione. Sono, insomma, più vecchi di quanto realmente lo siano, visti i cambiamenti intervenuti nella seconda parte del Novecento, e intrinsecamente poetici”.

        Il volume si completa con un racconto, “I francobolli di Didimo”, ispirato alla stessa passione per la filatelia.

 

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QUI FILATELIA,   MAGGIO 2012, P. 47

 

Bcs (Bruno Crevato-Selvaggi)

 

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NOTIZIARIO TEMATICO DEL CIFT (Centro Italiano Filatelia Tematica), APRILE 2012, P. 7

 

 

 Luciano Calenda

 

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RECENSIONI SU SITI SPECIALIZZATI 

 

 

"Il postalista", rivista on-line di cultura filatelica e di storia postale

http://www.ilpostalista.it/recensionelibri10.htm#4

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"www.filatelista.it"
http://www.filatelista.it/in-biblioteca/62-libri-di-filatelia/1976-la-fucina-la-vendemmia-e-il-legname-.html    

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turismo Italia news

http://www.turismoitalianews.it/turismo/index.php?option=com_content&task=view&id=2915&Itemid=

         

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ordine dei giornalisti di Calabria

http://www.giornalisticalabria.it/2012/03/12/quell%E2%80%99%C2%ABitalia-al-lavoro%C2%BB-che-forse-non-c%E2%80%99e-mai-stata/#more-53079

MAR222012
01:40


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